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      VOLUME PRIMO
     
      LA LANTERNA DI GENOVAOSSIA
      EMMANUELE CAVALLO
     
      I
     
      Lo spettacolo piú degno di contemplazione che ci si possa spiegare innanzi, quello è certo delle bellezze della natura, accompagnate dai portenti dell'arte e da illustri reminiscenze. Allora le immagini piú luminose della creazione si intrecciano ai pensieri piú nobili, agli affetti piú generosi; poiché gli occhi, la mente ed il cuore godono al tempo stesso di tutte le facoltà loro, vivono, direi quasi, la stessa vita. Se ti avviene d'incontrar quest'unione, questa gara o piuttosto quest'armonia tra il cielo e la terra, di' pure che il soffio dell'Onnipotente spirò in quella contrada maggior parte di sua deitade, e che la volle sopra le altre privilegiata.
      E questo spettacolo ti si rivela d'improvviso, quasi in ampio anfiteatro, non sí tosto varcate le porte della Lanterna, abbracci d'uno sguardo la città di Genova, sedente in cerchio al lunato suo porto, regina del mar Ligustico; le colline, i giardini incantevoli coronati di palazzi che le si attergano: la lunga fila di fortificazioni che scorrono sulla penna delle sue montagne, e quindi le innumerevoli banderuole svolazzanti alle antenne dei navigli che vi recano il commercio di tutte le nazioni. Mentre il sole, in bel mattino, si innalza dal mare, e colora in viva porpora le azzurrine montagne di Portofino, quindi le cupole sfavillanti, le torri, le gallerie dei vantati edifizii della città, ti occorrono alla mente i versi del Chiabrera, che mi sia lecito di qui riferire per amore del mio grande concittadino:


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Racconti popolari dell'Ottocento ligure
Volume Primo e Secondo
di Autori Vari
pagine 484

   





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