La voce energica e concitata con cui Emmanuele pronunciò queste poche parole, accompagnandole coll'atteggiamento della persona, quasi già fosse alle mani coll'avversario, suscitarono nuovamente l'entusiasmo del popolo, e rintronò la vôlta della gran sala per le grida di gioia e gli evviva.
Stupirono i padri; e sebbene ammirassero l'ardimento e la devozione anziché la prudenza del giovane nel partito precipitoso cui si metteva, acconsentirono alla proposta. Il Doge, levandosi allora in piedi, e ponendo gravemente la sua destra sopra il capo di Emmanuele, che si era di nuovo inchinato ai piedi del trono:
— Vanne, animoso giovane! soggiungeva alzando gli occhi quasi in atto di preghiera. Sia teco la fortuna della nostra patria, e possa ella in migliori tempi renderti premio eguale al merito!
V
Giano Fregoso, sciolta l'assemblea, si ridusse nella superba sua magione, splendida di lusso principesco e cosí torreggiante, che lo sguardo, dalle alte sue gallerie, dominava tutta quanta la città di Genova e lo spettacolo incantevole delle sue vicinanze. Domani dovrà forse abbandonar queste sale al saccheggio della plebe, indracata sempre contro chi fugge o alle vendette de' rivali o all'ire dei forestieri! Agitato dalle paure dell'avvenire, che pareano vieppiù aggravarsi colle ombre della notte, aprì la finestra e guardò Genova; guardò l'orizzonte sopra il mare che una striscia di luce cominciava a colorire; guardò le stelle nel sereno dei firmamenti che tacitamente già tramontavano; da ultimo, e quasi suo malgrado, gettò uno sguardo sopra la torre del Faro, sulla terribile cittadella che stava per ricacciarli sotto il giogo degli stranieri, e distinse le miccie ardenti presso i cannoni appuntati a vomitar mille morti.
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