Emmanuele Cavallo avea dato prova di quel valore impetuoso, di quella forza individuale che Omero, nei tempi eroici della Grecia, avrebbe celebrata ne' suoi canti; ma l'atto che stava per compiere con maturo consiglio Ottaviano Fregoso, nella resa della fortezza, si deve annoverare fra gli esempi piú illustri di virtù cittadina; e possiamo credere che non ne fosse immemore lo stesso Andrea Doria, testimonio oculare, quando, piú tardi, rifiutò la signoria di Genova offertagli da Carlo V. Ottaviano Fregoso era doge, quando la Briglia, stretta dalla fame, dovette capitolare. Ritenendola in proprie mani, avrebbe egli potuto consolidare la grandezza di sua famiglia, perpetuare in essa la corona ducale, spegnere insomma la libertà della patria o divenirne l'arbitro assoluto. A ciò caldamente lo confortavano il Cardinale suo fratello, gli amici, i partigiani; ma Ottaviano ben giudicando che se quella roccia fortissima fosse nuovamente caduta nelle mani d'un nemico, Genova ne sarebbe ita a precipizio, stette fermo nel suo magnanimo divisamento, e la Briglia fu atterrata. Ottaviano Fregoso è una di quelle imagini luminose, che ci ricordano le severe virtù di Sparta e di Roma repubblicana; una di quelle imagini che la storia ci conserva nelle sue pagine, in compenso di tanti ladroni avventurati che misero in ferri e la patria propria e popoli innocenti per libidine di signoria.
VIII
Ma il fatto della Briglia non rimase invendicato dalle armi francesi; e questo scoglio dove sorge la Lanterna, fu testimonio d'una vendetta in eterno deplorabile.
| |
Cavallo Omero Grecia Ottaviano Fregoso Andrea Doria Genova Carlo V Ottaviano Fregoso Briglia Cardinale Ottaviano Genova Briglia Fregoso Sparta Roma Briglia Lanterna
|