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      — "Sei tu, Allerame! rispose la giovane con un tremito convulsivo; — Dio ne sia benedetto! E se le tenebre non l'impedivano, l'avventurato amante avrebbe veduto due occhi angelici levarsi in alto, coll'espressione della gioia piú profonda e del piú divoto raccoglimento.
      — "Ma siamo scoperti, siamo incalzati; o fuggir subito o darsi ancora un eterno addio... finché è tempo. Uno stuolo d'armati si avvicina; ho distinto il brillar degli elmi tra il fosco della boscaglia.
      — "Fuggiamo, fuggiamo, ripetè Adelassia; ma poi, guardandosi all'intorno con occhio costernato: — Mio Dio! le mura del convento sono troppo alte, e non posso infrangere colle mie mani queste sbarre! Fuggi, salvati... addio per sempre!
      — "Dio eterno! esclamò Allerame, tentando d'arrampicarsi per la muraglia; ma il macigno era piú duro delle sue unghie che si dilaniavano in quelli sforzi disperati, in quel momento decisivo.
      Adelassia, cui subito occorse altro mezzo di salute:
      — "Va, soggiungeva, aspettami alla porta del cimitero.
      Ed amendue dileguavano rapidamente, mentre la pesta degli armati s'avvicinava.
     
      VII
     
      Allerame non si era ingannato; l'uomo, scoperto in atto di espiarli, precedea uno stuolo di armigeri che Ottone, insospettito, avea mandati secretamente per cogliere i due amanti, e scoprire finalmente chi fosse il cavaliero per cui Adelassia avea rifiutate le conchiuse nozze. Ma il ferro d'Allerame precluse la strada al ritorno della spia; e per toglier di mezzo ogni indizio, slanciò il cadavere sanguinoso nel fondo del torrente, donde sorgerà al giorno del Giudizio per dirci precisamente da quanta altezza sia caduto.


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Racconti popolari dell'Ottocento ligure
Volume Primo e Secondo
di Autori Vari
pagine 484

   





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