Ma Ottone, indispettito piú che mai a questa novella, spacciò corrieri in tutte le parti del suo impero, acciò si arrestassero, ovunque fossero i due fuggitivi. Oh in quale stato rivedrà un giorno la sua amata figliuola!
VIII
Le ombre e le nebbie della notte cominciavano a dileguare, a rincacciarsi nelle spelonche, nelle voragini, e la bellezza maestosa e severa delle foreste settentrionali si rallegrava amabilmente nella luce e nella rugiada del mattino. Il levarsi dell'aurora è veramente una festa per l'universo; non vi è cuore d'infelice, tanto oppresso dalla sventura, sia inchiodato in un letto, sia gemente nel profondo d'una carcere, che non senta la benefica influenza di quest'ora, il tepore di questo raggio somigliante alla giovinezza della vita umana.
Allerame gettò uno sguardo sopra la fronte mezzo velata della donzella, che, galoppando continuamente, sostenea tra le braccia, e con un palpito non mai provato, riconobbe le sembianze della sua Adelassia. La giovanetta, stanca del cammino e dall'affanno, si era a poco a poco addormentata sul petto del suo amante; le era parso lungamente, nella foga del cavallo, che l'orizzonte stellato, le alte cime delle quercie andassero travolte in giro, ed una voluttà vaga, indefinita, come di chi in sogno s'argomenta di volare, si era impossessata de' suoi sensi. Allerame contemplò a lungo, con un'estasi malinconica, il volto scolorito della fanciulla, e le labbra di lei, donde usciva un respiro fievolissimo; tremò di quell'imagine di morte, fatta piú somigliante dalla foggia del vestire, né potendo piú resistere alla propria imaginazione:
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Ottone Adelassia
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