Parve, su questi detti, maggior di se stesso e cosí fermo nel suo proposito, che l'idea di poternelo allontanare non venne nemmeno in capo a Maria.
— E quale è il vostro divisamento? domandava tristamente la giovinetta.
— Partir subito per Barberia e riscattarlo.
— E i danari del riscatto?
— La mia vita, e posso darla per quegli da cui la tengo; la vita d'un giovane di venti anni sarà valutata piú di quella d'un uomo già attempato e logoro dalle fatiche.
— Darvi dunque in iscambio?
— Appunto.
— E vostra madre che dirà? chi potrà consolarla?
— E perciò appunto, io t'ho pregata di questo convegno; rispose Jacopo, atteggiandosi ad una espressione di tenerezza, di gratitudine e di dolore inesprimibile. — Il tuo cuore, buona Maria, sarà l'interprete piú fedele del mio; tu consolerai mia madre, quando il tuo Jacopo sarà lontano; tu pregherai, piangerai anche con essa lei. Di', non è vero che posso ciò promettermi dal forte, dal sublime amor tuo? —
Maria abbassò il volto tra le mani e nascose le sue lacrime; rialzando poi la fronte, e stringendo amendue le mani del suo fidanzato, con uno sguardo piú espressivo d'ogni parola:
— Ma noi, soggiungeva, non ci rivedremo mai piú, noi?
— O Maria, non tentare il mio coraggio, non tentar la mia fede in chi mi spirò in animo cosí santo proponimento. E poi, fosse pur l'ultimo questo nostro colloquio, sai tu pure, come dice il curato, la vita umana è un breve viaggio in burrasca; l'alga divelta dal suo scoglio è spinta a riva dai flutti stessi che la strapparono; noi pure getterem l'àncora in un porto comune, al di là di questi confini.
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