II
Tutti sanno che nel medio evo, i legni barbareschi devastavano il littorale d'Italia colle loro subite scorrerie nei paesi marittimi, e strascinavano via armenti ed uomini; sicché i poveri villaggi, esposti all'impeto di que' ladroni, doveano stare a continua guardia, fortificarsi con torricciuole e ripari, di cui si veggono tuttavia gli avanzi lungh'esso le spiaggie. S'erano perciò istituite compagnie di frati della Misericordia, che andavano elemosinando, per recarsi quindi in Barberia a riscattare gli schiavi; e la banca di San Giorgio in Genova rimase a lungo egregio monumento di carità civile e religiosa.
Trasportiamoci adesso in que' tempi e nel ridente villaggio d'Albisola.
Faceva un tramonto bellissimo, quale si vede unicamente nelle riviere; e un gruppo di marinai presso la spiaggia, allestivano il sartiame e le vele d'una navicella, nella cui bandiera ondeggiava l'imagine della Madonna, salutata col titolo di Stella del mare.
Poco distante dal lido, sotto l'ombra d'un pergolato che i raggi del sole, declinando, imporporavano sul dinanzi d'una casuccia, povera, ma spirante quella festività, quella mondezza, indizio del severo e virtuoso vivere de' suoi abitanti, sedeva presso l'arcolaio una giovinetta ed un marinaio. Ben si vedeva dall'espressione del volto e dagli atti loro, che erano immersi in malinconici, ma soavi ragionamenti, e che quell'ora era l'ora d'un addio.
— Tu ben sai, mia buona Lisa, le dicea il giovane stringendole la mano per consolarla, sai pur troppo che non possiamo dormir tranquilli, quando si scoprono di lontano quei cani d'infedeli e di rinnegati.
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