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      Qual bene si ripromettano costoro da tante bugie, sarebbe difficile il dirti: ma certo parmi non abbino compreso l'uffizio di chi cerca con queste memorie supplire in qualche modo al difetto de' storici. I quali, o perché abbiano consultati archivii spesso bugiardi, o per paura de' tempi, o per proprie passioni, o perché infine, come piú probabile, abbiano creduto alcuni fatti domestici e certe costumanze locali mal confacienti alla severa dignità della storia, molto lasciano ancora a desiderare. Ora è debito di chi si pone a riempire questo vuoto d'interrogare veramente il popolo, non d'inventare a capriccio e dettare in un parossismo di fantasia le piú matte fole del mondo. Io per me tengo ch'ogni tradizione che non abbia qualche vincolo colla storia e che almeno non serva a lumeggiarla, sia da rigettarsi.
      Dopo un cortese atto di assenso a queste mie parole, cosí l'amico mi narrò in pochi detti quanto egli potè raccogliere sull' antica città(21).
      — La fondazione di Luni si perde nelle tenebre dei tempi. È parere di alcuni che venisse eretta da Timeo, dodici secoli prima dell'era volgare: altri ne fanno autore re Giano: v'ha chi finalmente la dice fondata dai Focesi che, con greco nome, la chiamarono Selene. In tanto fluttuar di congetture, a qual partito attenersi? Una tradizione raccolta dal buon Giovanni Villani, ci narra aver Luni inviato un navilio a sussidio de' Greci nell'assedio di Troia, che poi ritornò carico delle spoglie de' vinti. Era essa città ligure o etrusca?


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Racconti popolari dell'Ottocento ligure
Volume Primo e Secondo
di Autori Vari
pagine 484

   





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