L'istessa regina, mentre cercava nei passi della fuga uno scampo, n'ebbe mozza la testa, e la metà del suo diadema fu dal pontefice mandato in dono ad Enrico imperatore. Il Musa con pochi superstiti giunse a fuggire, ed afferrò la Sardegna. Fu allora che impotente a vendicarsi, prese il partito d'inviare al papa un sacco di castagne, dicendo: — Stasse parato a nuova guerra, giacché all'aprirsi della stagione avrebbe riposto piede in Italia con tanti soldati, quante erano le castagne che le inviava; cui Benedetto VIII rispose: — Venisse pure, attenderlo con invitto animo, e intanto accettasse a ricambio del suo dono un sacco di miglio; quasi gli volesse significare, che tanti guerrieri gli avrebbe ad opporgli, quante erano le granella del miglio che gli trasmetteva. In questa guisa furono cacciate le torme saracene, ma da tanto rovescio Luni non risorse mai più.
Altri curiosi avvenimenti raccolsi nel mio breve soggiorno in cui, guidato dal mio cortese ospite, visitai quelle vaghe contrade che gli uomini e il cielo afflissero a prova con sí replicati disastri. Della venuta a Luni del Volto Santo sopra una nave non da mortal mano guidata; dei litigi che fra i Lunesi ed i Lucchesi ne insorsero, e dei giovenchi che poscia spontanei la trassero a Lucca, bella e poetica leggenda che mi fu raccontata da una donnicciuola di que' luoghi, duolmi non poter dire, ché altre cose piú conformi all'indole di questi volumi m'incalzano. Le quali appartenendo piú specialmente che a Luni a Valdimagra, io darà in altro apposito scritto, che sarà come il compimento di questo lavoro.
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