Oltre di che neppure i Normanni (siccome pare che pretenda Alberto Krantz sull'autorità dell'abate Sigeberto) distrussero Luni, poiché Carlo Sigonio sulla fede degli annali Fuldensi racconta, che, l'anno 896, Arnolfo imperatore germanico (chiamato da papa Formoso in Italia non per altro motivo che per aumentare le sue forze contro alla fazione di Sergio cardinale), spedita una parte del suo esercito da Bologna per la Lombardia in Toscana, esso per il mar Ligustico giunse alla città di Luni, e vi si trattenne per celebrarvi le feste del Natale, essendo in quel tempo vescovo Odelberto successore di Gualtherio".
Ma le allagazioni della Magra, i paduli che se ne formarono e quindi la cattiva aria, costrinsero gli abitanti ad emigrare nel 1058 nella vicina Sarzana; e sappiamo positivamente dagli annali della Lunigiana, che nell'anno 1204 fu pur colà trasportata la sede vescovile.
Progrediamo. — Dante ci rende testimonianza di ciò che ella fosse a' suoi tempi(34).
Se tu riguardi Luni ed Urbisaglia
Come sono ite, e come se ne vannoDiretro ad esse Chiusi e Sinigaglia,
Udir come le schiatte si disfannoNon ti parà cosa strana nè forte,
Poscia che le cittadi termine hanno.
Piú tardi, vale a dire nell'anno 1442, Ciriaco Anconitano cosí la descrive in una delle sue lettere Odeporiche:
Giungemmo a quella antichissima città, dice egli, dove in primo luogo si videro le reliquie delle deserte mure, ed il grandissimo anfiteatro, oggi però nella massima sua parte eguagliato al suolo. Osservammo ancora delle colonne spezzate di marmo, dei frammenti di statue, delle are votive e delle iscrizioni, che si procurò di trascrivere.
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