Una sola pezza di questo cacio, dice Plinio, pesava oltre mille libbre; e portava effigiata una luna, simbolo della città. Ne siano prova i seguenti versi;
Caseus Hetruscuae signatus imagine Lunae
Praestabit pueris prandia mille tuis.
Anche sulle monete dell'antica Luni, si vede da una parte una mezzaluna con una stella; e dall'altra, la testa di Adriano imperatore. Avviene spesso che i contadini, nel rimuovere le zolle, ne raccolgano di queste medaglie e monete, che vennero riposte in musei particolari dai signori piú ragguardevoli della vicina Sarzana. Ora dobbiam descrivere ciò che vedemmo noi stessi delle tanto decantate ruine di Luni.
II
Sotto la sferza di mezzogiorno, e appunto sulla metà del mese di agosto, mi posi solo in cammino, pieno l'animo d'aspettazione e d'un religioso raccoglimento. Non vedeva che i solchi dell'aratro, qualche casuccia di campagna biancheggiante tra i pampini dei vigneti.
Chiesi ad un contadino dove mai si trovavano le rovine di Luni, ed egli mi accennò un podere, che porta appunto questo nome, e non per altro ragguardevole, che per un torrione, in parte rivestito d'edera e in parte rovinato. Questa torre, od avanzo di fortezza, serviva probabilmente di difesa sul mare, e dagli abitatori del paese deserto, dice il Fontani, è chiamata tuttora il castello. Alle falde di questo baluardo forse i navigli ammainavano le vele, e dove oggidì si stende una pianura biondeggiante per messi, si apriva l'antica Cala. Questo squallido monumento dell'antica floridezza di Luni, tenne fermo contro l'urto dei secoli, contro l'impeto delle tempeste e della barbarie; ed io interrogava collo sguardo le pietre annerite de' suoi fianchi, che videro passare e spegnersi tante umane generazioni.
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