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      — Ella tace; non ode il canto delle compagne, nč le accorte parolette che si scambiano tra di loro nel sogguardarla cosí raccolta, cosí pensierosa. — Oh č pur vero! L'appressarsi d'un istante vagheggiato dě e notte coll'innocenza e coll'ardore dell'anima innamorata, ti ispira un solenne e quasi mesto raccoglimento! La vita si concentra in fondo al cuore; e pare che lo spirito voglia staccarsi da quanto lo circonda, per bearsi secretamente d'una voluttŕ piú che umana. Cosí tace la giovanetta, e si arresta talvolta colla punta dell'ago sospesa sul ricamo, quasi porga ascolto alla voce d'un essere misterioso che a lei sola si rivela.
      — Oh guarda! — Cominciň a dire una forosetta tutta brio, urtando lievemente col gomito la sua compagna — Guarda la Nina come č pensosa!
      — Č pensosa, ma non malinconica; non interromperla nella sua meditazione. Dicono che le donne sono invidiose l'una dell'altra; eppure t'assicuro, Luisa mia, che io, quando la vidi, domenica scorsa, alla festa della Madonna, avanzarsi cosí modesta al braccio del suo fidanzato, ambedue cosí giovani, cosí buoni, cosí avvenenti, il mio cuore ne palpitava di tenerezza. —
      La giovanetta che avea pronunciate queste parole, non era bella; ma aveva una tale espressione di bontŕ nello sguardo, una dolcezza cosí affettuosa nella voce, che le fibre del cuore, all'udirla, se ne commovevano.
      — Oh anch'io ne godo, soggiunse l'altra vivamente; e quando udia lo scoppio dei mortaletti che si spararono al passare della processione: oh, dicea fra me stessa, anch'essi festeggiano i nostri sposi.


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Racconti popolari dell'Ottocento ligure
Volume Primo e Secondo
di Autori Vari
pagine 484

   





Nina Luisa Madonna