Chi sarà quel crudele che voglia chiudere questo tempio, togliere questo ultimo asilo all'innocente che l'altrui prepotenza e malvagità conculcarono?
Enrichetta, estenuata dagli atroci dolori, dalle lotte interne che avea sopportate, abbassò il capo sul piedestallo del pilastro, e cesse poco a poco al bisogno del riposo. Celesti fantasie consolatrici discesero allora sulla dormente, la rapirono in aurea nube dall'orrore di quella carcere e la tolsero al sentimento de' propri mali. Le parea vedere il suo sposo che, bello ed amoroso piú che mai, ravvolto in veste candidissima, moveva ad incontrarla; e un gruppo di angioletti leggiadrissimi, simili al suo bambino, che le presentavano una corona ed una palma.
Ora, o pittore, potresti tu ritrarmi il volto di questa dormente? sapresti tu diffondere su que' lineamenti bellissimi, benché stanchi e scolorati, un riflesso della luce che illumina ed inebbria la sua mente! Hai tu valore di comporre un sorriso simile a quello, cosí triste, cosí soave che move appena il suo labbro? Vedi come il braccio nudo su cui posa il capo di lei, cade languidamente; come le ondeggiano in grazioso modo sulle spalle le sciolte anella de' biondissimi suoi capelli! non sembrano raggi di luce sottilissimi intorno al capo d'un serafino!
Un'altra volta s'aprì l'uscio della camera; e il piccolo Spinetta, portato tra le braccia d'un domestico, rivide sua madre. Ora, come descrivere la gioia di questa donna, di questa vedova che riacquista il suo bambino, l'unico erede di sua famiglia assassinata!
| |
Spinetta
|