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      .. le sbarre della finestra sono confitte ad intervalli abbastanza larghi, perché vi si possa far passare il corpicciuolo d'un fanciullo; le fascie che ravvolgono il bambino Spinetta sono abbastanza lunghe per poterlo calare dall'altezza della torre.
      Con una forza straordinaria, di cui spesso la donna è capace nei piú ardui momenti, appostò il letticciuolo accanto al muro, sotto esso la finestra; v'ascese, stese le braccia al di fuori per dar cenno d'avere inteso; e, ficcando lo sguardo fra le tenebre, le parve travedere sul fianco opposto della montagna la figura di Baldassarre in compagnia del suo cane. Non v'era da indugiare; raccomandò strettamente alle fasce il corpo del pargoletto, e tenendo l'un de' capi, abbandonò l'amato peso al di fuori delle sbarre. Ma come descrivere con quanta trepidanza lo strinse al seno, prima di separarsene! Ben ella avea per fermo non l'avrebbe mai piú riveduto... che l'empio castellano sfogherebbe contro di lei la propria rabbia, i timori d'una vendetta, le furie della sua passione. Ma, ridotto a salvamento quel pargoletto, che piú cale a lei della vita? Colla morte di suo marito non ha ella rinunziato a ogni dolcezza dell'amore, a ogni speranza dell'avvenire?
      Come descrivere i palpiti d'una madre che vede il corpo del suo bambino sospeso sopra un abisso, calare tra mille punte di nere roccie, dove si annidano uccelli di rapina! Sente ai piè della torre il rombo dell'acqua che rimbalza nella voragine, e nel cui fondo, se le fasce si slacciassero, andrebbe certo a seppellirsi il corpo del suo bambino, o rimarrebbe confitto e lacero sui dirupi della costa.


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Racconti popolari dell'Ottocento ligure
Volume Primo e Secondo
di Autori Vari
pagine 484

   





Spinetta Baldassarre