Come esclamò anticamente la magnanima sposa di Peto, Enrichetta, nel cader semiviva, levando gli occhi in volto all'uccisore, quasi in atto di ringraziarlo:
Il tuo ferro non fa male,
gli disse con fioca voce, e mormorò quindi sommessamente alcune parole che Dio solo avrà intese ed esaudite.
Quando Baldassarre, seguito da molti armati entrò nella carcere, trovò Enrichetta, sola, giacente a terra, e tutta immersa nel proprio sangue. Invano tentò fasciar la ferita, prodigarle tutte le cure che il tempo e il luogo comportavano; non ebbe altro conforto che di assicurarla esser salvo il suo bambino, che gli verrebbe restituito il paterno ereditaggio; e di riceverne, in ringraziamento, uno sguardo dalla moribonda, solo uno sguardo, invece di parole, perché piú non avea lena di parlare; ma ben vi comprese i sentimenti di quell'anima, ed ebbe l'amara consolazione di comporle le palpebre al sonno eterno.
E qui termina la tradizione.
I cronicisti ci raccontano che Spinetta, superstite a tutta la sua famiglia, riacquistò i suoi diritti e i suoi feudi; ma ci duole dover aggiungere, che non seppe trarre partito dalle lezioni della sventura; anzi fece sí mal uso di sua potenza, che gli abitanti di Fivizzano, non potendolo piú a lungo comportare, si levarono a stormo e lo scacciarono per sempre da quelle terre.
PIETRO GIURIA.
IL CASTELLO DEI GENOVESI
Parte Prima
I
Le tradizioni della Liguria non si restringono unicamente al territorio di Genova e delle due riviere, ma ovunque quel popolo industre e ardimentoso spinse la prora delle sue galee, lasciò memorie di grandezza, di sapienza civile e di virtù personali cosí eminenti, che, per essere equiparate in gloria alle gesta piú famose delle antiche repubbliche della Grecia, non mancano che d'uno storico.
| |
Peto Enrichetta Dio Baldassarre Enrichetta Spinetta Fivizzano Liguria Genova Grecia
|