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      Tutti t'abbandonarono nei giorni del pericolo! Dove sono quegli intrepidi cavalieri di Rodi, che strinsero la spada, col voto solenne di rintuzzar gli Ottomani? Dove è quel terribile Unniade, propugnacolo della cristianità, dove il leone di S. Marco, al cui ruggito la mezzaluna si scolorava? Tutti trattarono co' tuoi nemici, e tu sola rimani contro l'impeto di tante falangi!
      A scuoterla dal suo triste raccoglimento ricomparve poco dopo Guglielmo, il quale, prendendola per la mano ed accennandole il fondo d'un burrone:
      — Discendiamo, le diceva sommessamente.
      Giunti nel fondo della valle, ad un'apertura mezza ingombra di macerie e di sterpi che si addentrava nel fianco della collina:
      — Ora fa d'uopo di tutto il vostro coraggio, Eloisa, soggiungea il marinaio, rimuovendo con una mano la boscaglia, e stendendo l'altra alla giovanetta per guidarla tra le cieche tenebre e i dubbi avvolgimenti della montagna. Ma non temete; ho preparato ogni cosa; questo cammino, ignoto a tutti, ci conduce a vostro padre... e a Giustiniani.
      — Andiamo, rispose Eloisa non senza un brivido di paura, quando piú non vide intorno e sopra di sé che un'immensa solitudine occupata da eterna notte.
      E scomparvero ambedue allo sguardo d'ogni vivente.
     
      V
     
      LA CISTERNA DI COSTANTINOPOLI
     
      Non è amore del maraviglioso che ci abbia indotto a fantasticare queste vie sotterranee, per accrescere effetto al nostro racconto; ma sappiamo che realmente esistevano e tuttora esistono, sebbene coll'andar del tempo e per l'incuranza dei nuovi padroni se ne sia perduta la traccia.


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Racconti popolari dell'Ottocento ligure
Volume Primo e Secondo
di Autori Vari
pagine 484

   





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