.. altrimenti il nuovo rinforzo di galee genovesi giungerà troppo tardi.
Guglielmo ben s'apponeva, ma la fortuna, e la perfidia d'un tristo dovea farsi giuoco del valore e della prudenza. Di lì a poche ore, nel silenzio piú cupo della notte, una barca incendiaria(44), protetta da cinque piccole galee, uscia dal porto di Costantinopoli, e diriggevasi verso il ponte malaugurato, che i Mussulmani avean già provveduto di artiglieria.
Ma appunto in sul momento un uomo tutto ravvolto in un bruno mantello s'avvicinava quasi di furto al padiglione del sultano.
Fermati, maledetto! L'anima che hai venduta all'inferno, non vale un istante di quelle vite nobilissime che saran tronche dal tuo fiato di spia. Invano t'avvolgi la fronte dentro un cappuccio; tra ciglio e ciglio ti sta il suggello arroventato di Giuda! Il danaro che ti prometti dal tuo tradimento, sarà tizzo infernale sul tuo cervello in eterno!... Ma quell'uomo striscia come serpente, dilegua come fantasma... E già penetrato nella tenda del sultano!
XI
È la vigilia dello sterminio d'un popolo, anzi piú non avanzano che poche ore di intervallo. Quanti destini non debbono compiersi nel decorso di questa notte che sta per segnare il termine d'un impero che declina e il principio d'un altro impero gigantesco, minaccevole! Tale è la posizione di Costantinopoli, posta, direi quasi, a cavaliere di tre mari, anello di comunicazione tra l'Europa e l'Asia, che ogniqualvolta mutò governo, si mutarono anch'esse le condizioni di tutta Europa.
Costantino, non piú vestito dell'imperial sua porpora, ma di armi come soldato, ha raccolto in una delle sale piú maestose del suo palazzo i supremi duci dell'esercito e gli amici piú fidati tra cui primeggiano Lercari e Giustiniani.
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