Pagina (372/484)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Il nuovo edifizio, ove ella abita, quasi regina, lo diresti veramente fabbricato dai genii, una di quelle creazioni di fantasia orientale che si rivela nelle notti arabe. Accompagnata da una fedele ancella cristiana che ella ha fatto liberare di schiavitù, vive la greca principessa nei piú riposti appartamenti di quella reggia incantevole, dove Achmet stesso non ardisce penetrarvi se non dopo averne chiesta licenza. Il giovane cavaliero, divorato sempre piú dall'amore, spera che le sue cure, i delicati suoi riguardi e la nobiltà del suo carattere riusciranno a piegar l'animo della principessa, a suscitarvi un nuovo amore. Più non si accende all'immagine delle battaglie, dove il suo coraggio cavalleresco lo trasportava con tutte le illusioni della giovinezza e della gloria; non piú l'amor della caccia in cui sfogava, nell'ozio della pace, la sua ardente passione delle battaglie. Le bellezze del suo aremo giacciono dimenticate, spregiate, e sospirano inutilmente uno sguardo del loro padrone ornai divenuto invisibile in que' sontuosi appartamenti.
      Ma una di esse, una schiava bellissima tratta di lontana terra, giovane dalle guancie pallide e dall'occhio nero, non sa rassegnarsi alla nuova indifferenza del suo amante e signore. Disdegnosa, in disparte dalle compagne, passa gli interi giorni, seduta e tacita presso le fontane zampillanti dell'aremo; nè piú si rallegra di profumi e di fiori, onde si ornava le nere trecce in tempi piú fortunati per lei. Talvolta la sua mano candida ed estenuata si porta con impeto involontario sul pomo d'uno stiletto che ella porta nascosto in seno; diresti che un terribile pensiero di vendetta la invade, un impeto di gelosia che alligna formidabile nel cuore di greca donna.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Racconti popolari dell'Ottocento ligure
Volume Primo e Secondo
di Autori Vari
pagine 484

   





Achmet