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      Ma ben tosto i fatti sommersero ogni loro lusinga. Antico rancore cuoceva il reo Botta contro la nostra repubblica: rammentava il padre suo che per un ingiusto attentato da lui commesso sul territorio d'Ovada, fu nel 1689 dannato degli averi e del capo, con grosso taglione a chi morto l'avesse; e piú ancora lo pungea libidine d'oro e malnata ambizione. Perlocché, quando gli giunsero innanzi i due deputati del nostro Comune, Agostin Lomellini e Marcello Durazzo (essendo il Grimaldi caduto malato), ed umilmente avendolo supplicato: — Non venisse con animo ostile a ruina della patria comune: genovese egli essere, e genovese s'addimostrasse. — Egli, levato in superbia, tagliò a mezzo ogni loro parola, e soggiunse: — Genovese non essere, ma si bene tedesco e nemico: qual vincitore userebbe contro i vinti i diritti della vittoria. Se resistessero, inevitabile la distruzione della città: ove piegassero, questi esserne i patti. — E tratta fuori senz'altro una carta, la ponea nelle lor mani.
      La scritta diceva: — Si consegnassero alle ore 23 di quel giorno le porte alle truppe di S.M. la regina d'Ungheria: prigioniero di guerra il genovese presidio: si dichiarassero i disertori, con promessa però di perdono: si rimettessero nelle mani de' suoi commissarii l'armi, l'artiglierie, le provvedigioni raccolte durante la presente guerra: la Signoria comandasse a' suoi popoli di non commettere alcun atto ostile contro gli Austriaci e loro confederati: libero l'accesso e l'uscita dei porti e rade alle lor navi: si consegnassero gli averi dei Francesi, Napoletani e Spagnuoli: si manifestassero quei di loro che aveano stanza in città: Gavi s'arrendesse col suo presidio: libero il passo per gli Stati e Piazze della repubblica alle soldatesche imperiali durante la guerra: il doge e sei senatori si portassero, dentro un mese, a Vienna ad implorare a' piè della regina la cesarea clemenza: fossero resi gli ufficiali e soldati tedeschi o alleati dell'Austria fatti prigioni: sborsassero li su due piè 50.000 genovine a rinfrescare l'esercito: per le altre contribuzioni di guerra s'intenderebbe la Signoria col conte Kotech, provveditore dell'esercito italico: dovesse considerarsi provvisorio un tal accordo, finché da Vienna non fosse ratificato o disciolto: si mandassero intanto quattro senatori come statichi nel castel di Milano, finché dalla corte non fosse permesso loro il ritorno alla patria — tempo 24 ore a rispondere.


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Racconti popolari dell'Ottocento ligure
Volume Primo e Secondo
di Autori Vari
pagine 484

   





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