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      Ma libere schiere cozzavano contro mercenarii soldati; poteano girar dubbie le sorti? E a petto scoperto la tempesta degli Alemanni affrontando, si cacciavano i nostri fra le baionette nemiche, e sempre guadagnando terreno, giunsero a farli ripiegare da San Giorgino e dallo Spirito Santo sull'altura de' Filippini. E bello era il vedere in quel fitto nembo di colpi accorrere franche le donne, pieni i grembiali di polveri e palle, ministrar l'armi e infiammare co' piú santi affetti dell'anima i combattenti fratelli. Viva Maria, viva Genova, viva la libertà, gridavano i nostri, ed agitando lo stendale della croce vermiglia in campo d'argento, a quella volta cacciavansi, smontavano uno de' cannoni tedeschi, e, superata dopo incredibili sforzi quell'erta, ne tagliarono a pezzi i difensori.
      Questo memorabile assalto costò la vita a tre de' principali capi del popolo. Nè senza nota d'onore, o Giuseppe Malatesta, passerà il tuo nome agli avvenire, tu che primo fra i primi ti scagliasti contro la rabbia tedesca, e apprendesti ai nepoti che cosa santa è il morire per la libertà della patria. Perocchè, sebben rotto d'una scheggia di granata la fronte, e aperto il petto di molte ferite, pur rizzandosi a grande stento sull'anca, animava con mani e con cenni le liguri schiere, in ciò sol sventurato che la man della morte serrandogli il ciglio gli contese vedere la piena vittoria de' suoi.
      La morte del Malatesta riaccese di maggior ira gl'insorti, che ne giurarono aspra vendetta. Avvalorati dalle colonne del centro e di sinistra che già aveano le nemiche trincee superate, ritornano con impeto novello all'assalto di San Tommaso.


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Racconti popolari dell'Ottocento ligure
Volume Primo e Secondo
di Autori Vari
pagine 484

   





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