Pagina (466/484)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Oh! fate senno una volta; deponete le spade, e provvedete con noi alla salute dell'inferma repubblica, chè senza unione muoion gli stati, e vien dall'unione la forza. Serbate a' dì migliori le spade, al dì in cui l'ingordo straniero cui già rompeste le corna, verrà indarno a trarre vendetta della sua vile disfatta. —
      Alle calde parole dell'animoso patrizio, alcuni deposero il fiero talento, ma i più, raggirati dai pessimi che gli guidavano, essere, diceano, nuovo inganno codesto, non doversi aggiustar fede alle melate parole, un colpo solo bastare a distruggere quel nido d'oppressori del popolo. E ciò dicendo, un di que' forsennati, afferrata la miccia, l'accostava al cannone. Ma gittatosi innanzi all'omicida bocca, con tutta la persona il Lomellini: — Or compite, gridava, la vostra vendetta; del mio sangue sbramatevi, in me l'ire vostre sfogate: vi sarà minor colpa l'occisione d'un uomo disarmato, che abbattere il presidio d'un'intera città: a me sarà gioia la morte, se gli occhi miei non vedranno compiuto sì orrendo misfatto. — Al magnanimo atto, alle sublimi parole restava come impietrita la turba: ai più caddero l'ire, e avvistisi in buon punto di quanto imprendevano, già stavano per rovesciarsi su quelli che avevano promosso il tumulto, talchè di qua, di là si fuggirono. Ma gli giungeva più tardi la vigile giustizia, che, avuti fra le mani il Noceti, il Garbino e quel nato del boia, gli dannava del capo. I cannoni lasciati in abbandono, vennero ricondotti ai loro posti: ogni incendio di ribellione si spense: a mano a mano, dopo si grave misfatto, scemava l'influenza del popolo gli animi, infastiditi di quegli eccessi, si riaccostavano all'antica Signoria, rivisse l'autorità del senato, e quando finalmente, lasciato l'assedio, i Tedeschi partirono, il quartier generale in tutto si sciolse.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Racconti popolari dell'Ottocento ligure
Volume Primo e Secondo
di Autori Vari
pagine 484

   





Lomellini Noceti Garbino Signoria Tedeschi