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      Colà avevano vissuto una vita tutta di quiete, ma stentatissima, cosicché il marito attendeva a vendere carbone, e la moglie faceva certi suoi lavorietti di ricamo. Per un giro di strani avvenimenti furono poscia scoperti e ricevuti novellamente in grazia dell'Imperatore: il genero allora ottenne dallo suocero l'investitura di vasti stati. Ma queste son fole, e per quanto la fantasia di raccoglitori di tradizioni popolari sia stata sollecitata dal racconto di simili casi, noi scorgeremo sempre in essi difetto di verità, e ci atterremo alla fede dei documenti che provano essere stato Allerame figliuolo del conte Guglielmo, possente barone in queste contrade, ed avere ricevuto dall'Imperatore la ricognizione del possesso legittimo de' beni allodiali di cui era ricchissimo, colla giunta del titolo di marchese
      . Conte Federigo Sclopis, Dell'Antica Legislazione del Piemonte.
      Agli autori citati dall'A. come parlanti delle avventure di Allerame, aggiungi il Loschi, Compendii storici; e l'Armanno, Lettere: ma specialmente il secondo, sì dove racconta che l'istoria della fondazione d'Alassio, sì dove si difende dalle critiche che gli furono mosse per quel racconto.
      (5) Per piú d'un secolo Genova fu travagliata orrendamente dai Saraceni; Gerolamo Serra cosí ci descrive la tristissima condizione di que' tempi: "Era appena innoltrato il nono secolo, quando i Normanni e i Saracini presero quasi a vicenda ad infestare il mare Mediterraneo e l'Italia. I primi entrarono nella Magra l'anno 860, credendo trovarsi nel Tevere, e saccheggiarono la nuova città di Luni.


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Racconti popolari dell'Ottocento ligure
Volume Primo e Secondo
di Autori Vari
pagine 484

   





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