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      Dovrei io abbandonarla solitaria sopra la terra nel fior de' suoi anni circondata da pericoli e da seduzioni! Ah son certissima che la Madonna mi farà questa grazia!
      Le parole di costei erano inspirate da un celeste credenza. Tra una donnicciuola, disfatta e quasi agonizzante, e la gloriosa Regina degli Angioli, quale intervallo, immenso, infinito! eppure lo colmavano la fede, la speranza, l'amore.
      Io ne fui commosso insino al fondo dell'anima, e strinsi la smorta mano dell'inferma senza aver la forza di profferir pure un accento. Ella mi tornava al pensiero la memoria della mia buona madre, che nel rivedermi dopo anni di lontananza, dicevami: "Sapevo che nulla ti sarebbe accaduto di sinistro, perché ogni giorno io pregavo la Madonna di averti nella sua santa custodia."
      Avete fatto bene a lasciarci solo, dissi al mio compagno che ritrovai sulla piazza in atto di infestare una bruna contadinella.
      Tornai a Chiavari l'anno seguente e dimandai della donna. Suoi voti erano stati dempiti. Ella aveva maritato la sua cara Teresa, poi s'era addormentata nel nome di Lei ch'è porta del Cielo.
      (40) BALUZII, Miscellanea, tom. 4.
      (41) Ad ogni scarica di questa bombarda, la terra tremava un miglio all'intorno; per buona sorte scoppiò dopo sei scariche.
      (42) L'isola di Stalimena, se salvava l'impero.
      (43) Il Castello, cosí detto dei Genovesi, dovea appartenere alla famiglia Lercari, argomentando da un'inscrizione, dove si parla d'un Lercari, podestà di Pera, che l'avea fatto restaurare.
      (44) Il fatto è storico; ma guida dell'impresa fu un certo Cocco veneziano.


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Racconti popolari dell'Ottocento ligure
Volume Primo e Secondo
di Autori Vari
pagine 484

   





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