(45) Un famoso storico contemporaneo cosí ci descrive questa battaglia del Bosforo. — "Poderose flotte capitanate, l'una dal genovese Paganino Doria, l'altra dal veneziano Nicolò Pisani, dispiegarono, per combattere a una contro uomo e contro gli elementi, un coraggio ed una perizia, cui niun popolo marino soverchiò mai. Il 13 febbraio 1352 Paganino Doria diede addosso con sessantaquattro galee, nel canale del Bosforo, a' Veneziani, ai Catalani ed ai Greci, i quali conducevano poco meno di settantotto galee. Nel fervor della pugna, una spaventevole burrasca assalì in quegli angusti mari le due flotte; sopravvenne orribilmente, tanto che l'impeto dei venti e dei marosi confondeva l'una coll'altra. Immensa fu la perdita da ambe le parti, ma la mattina susseguente vide Pisani che la sua non gli consentiva piú di proseguire la lotta; si ritrasse a Candia, ed i Greci fecero pace coi Genovesi".
(46) Tutti conoscono la battaglia della Meloria, per cui Pisa fu prostrata interamente.
(47) La guerra di Chioggia, dove i due popoli, Genovese e Veneziano, fecero prova di tanto valore e con sí tristi conseguenze.
(48) Descriviamo, colle parole dei Giambullari, questo sbarco de' Saraceni a Frassineto, poiché può servire di preambolo a ciò che siamo per raccontare:
Una piccola navicella uscita di Spagna con 20 uomini solamente che buscavano alcuna preda nei vicini liti cristiani, trovandosi gittata dal vento alla riva di Frassineto (castello in que' tempi fortissimo tra la Provenza e l'Italia, cinto d'ogn'intomo di selva asprissima, eccetto la parte che guarda il mare), que' pochi Saraceni che vi erano dentro, desiderosi di campare la furia della tempesta, scesero a terra tacitamente per nascondersi nella selva.
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