Pagina (62/458)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
     
     
     
      CAPITOLO XXXIII
     
      Discorso sopra le dette prove, nel qual anco si mostra qual sia la vera proporzione tra i due preciosi metalli ed il rame.
     
      Col mezo delle dette sette prove ogni contista ed altri potran vedere e con facilitá conoscere che, in qualunque sorte di scudi fatti o che si facessero ad imitazione delli descritti nelli primi tre ordini o nelli tre ultimi della detta tavola, overo di maggiori o minori numeri e valori, a ragion perň di libra (eccettuata sempre la prova del quarto ordine), non vi puň né mai vi potrá essere la vera e real concordanza con le monete d'argento, fatte o che si facessero sotto simili o quasi simili ordini, per rispetto dei valori dell'oncia dell'oro e dell'oncia dell'argento con simili modi loro dati. Nei quai valori non vi č, né vi puň essere, la real corrispondenza delli numeri partitori principali corrispondenti ad uno per dodici e dodici per uno, come sono li numeri 6 e 72 nel capitolo V ed in molti altri luoghi del Discorso giá detti, e de' quali anco nel presente capitolo ampiamente si tratta; perché sempre v'interveniranno rotti nelle leghe, per li quali esse monete non mai potranno avere i loro giusti e perfetti dati valori. Ma, sotto l'ordine della suddetta quarta prova, tutte le monete, cosí d'oro come d'argento, resteranno per sempre con i loro reali e corrispondenti dati valori, sí come nelle tariffe sí mostra. Alla qual prova, in quanto all'ordine, sono molto accosti e quasi simili gli scudi correnti in questi tempi, cioč i nominati del peso "della balla"; il qual peso č stato introdotto ad uso publico, e si usa ed osservasi per gli scudi in molte cittá d'Italia ed in altri paesi, se bene egli č peso incerto e non conforme alli campioni ordinati ed usati particolarmente nelle zeche delle cittadi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Economisti del cinque e seicento
di Gasparo Scaruffi - Antonio Serra - Germinio Montanari - Augusto Graziani
Editore Laterza Bari
1913 pagine 458

   





Discorso Italia