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      E gli essempi sono questi, cioč: Se di una libra d'argento misto di lega di once 7 denari 4, netti dal rimedio, si fossero fatte monete in numero 172 sotto il valore di lire 5 soldi 14 imperiali l'oncia del fino, le dette once 7 denari 4 sarebbono valutelire 40 ss. 17 den. --
      Due denari di rimedio entranti. " -- " 9 " 6
      E figuro che la fattura di dette monetecol rame fosse importata " 1 " 13 " 6
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      Il tutto ascenderebbe alla somma di lire 43 ss. -- den. --
      E cosí le dette monete 172, a soldi cinque l'una, fanno la somma di lire 43 ss. -- den. --
     
      E quando si trovassero simili monete esser cosí usate in qualche paese, e che si volessero tassare in ragion di lire 6 imperiali l'oncia del fino che in esse fosse, venirebbono tassate esser di giusto valore, secondo la real tassa, di soldi cinque l'una e senza rotto alcuno; e tal valore cosí sarebbe casualmente, e non altrimenti.
      E se di una libra di detto argento di lega di once 7 denari 4, netti dal rimedio, fossero state fatte monete numero 180 sotto il valore di lire 6 imperiali l'oncia del fino, le dette once 7 denari 4 sarebbono valute lire 43 ss. -- den. --
      Due denari di rimedio " -- " 10 " --
      E figuro che la fattura di dette monete, col rame, fosse importata " 1 " 10 " --
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      Il tutto ascenderebbe alla somma di lire 45 ss. -- den. --
      E cosí le dette monete 180, a soldi cinque l'una, fanno la somma di lire 45 ss.


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Economisti del cinque e seicento
di Gasparo Scaruffi - Antonio Serra - Germinio Montanari - Augusto Graziani
Editore Laterza Bari
1913 pagine 458