Oltrecché, tal principe o repubblica si dimostrerebbe poco amorevole verso li suoi popoli, essendoché, nel negoziare per conto de' commerci tra mercatanti e mercatanti ed altre sorta di genti, cosí terriere come forastiere, nel fare i loro pagamenti per diverse cause, ne risulterebbe grandissimo danno ai popoli a lui soggetti: e ciò, per causa delle sue monete che si trovassero fatte e che si spendessero in differenza degli ordini universali; perciocché, o che sarebbono ricusate dagli altri popoli, ovvero che sarebbono di subito tassate sotto l'ordine dalla Dieta costituito. Ed ancora tal principe o repubblica non potrebbe in alcun modo resistere alla veritá, la quale dai filosofi vien detta "del tempo essere figliuola". -
E, mentre che noi stavamo su queste nostre quasi dispute, sopravvenne il signor Gasparo, il quale, salutato da noi, ci risalutò con grate accoglienze, e poi si pose anche egli a sedere, come quasi stanco per il caldo. E narrammo cosí succintamente tutto quello che tra noi si era ragionato; ed egli, stando alquanto sopra di sé, ci diede poi questa breve risposta:
- Carissimi come figliuoli, molto mi piacciono gli arguti ed ingegnosi discorsi che tra voi avete fatto; ed io vi dico:
Che a tutti quelli, che ragionar vogliono e discorrere delle cose delle monete, fa di bisogno che prima intendano bene e cerchino di sapere le cause perché dovrebbono essere impresse le tre note su qualunque sorta di monete che di nuovo si facessero, e anche perché dovrebbe esser fatta la tassa universale di tutte le monete finora fatte, dalle quali due azioni dipende tutto l'ordine reale de' danari.
| |
Dieta Gasparo
|