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      Perciocché, se di ciò non avranno cognizione alcuna e desidereranno che in altra maniera vi si provvegga o in particolare o in universale, credete a me che le cose delle monete sempre saranno e resteranno in tutte le parti del mondo instabili, incognite, confuse ed imperfette. -
      E, dopo che con tali parole egli ebbe cosí diffinito, ci pigliò per mano e ci condusse nel suo adornato studio, ove viddimo vari e diversi strumenti che si adoprano per le cose che nel maneggio dell'oro e dell'argento occorrono.... Quindi, ringraziandolo della sua amorevolezza, pigliammo da lui buona licenza; e cosí, con lieti baciamani, ci partimmo.
     
     
     
     
      II
     
     
      BREVE TRATTATO
     
      DELLE CAUSECHE POSSONO FAR ABBONDARE LI REGNI D'ORO E ARGENTO
      DOVE NON SONO MINIERECON APPLICAZIONE AL REGNO DI NAPOLI
      DEL DOTTOR
     
      ANTONIO SERRA
     
      DELLA CITTÁ DI COSENZA
     
      DIVISO IN TRE PARTI
     
      1613
     
     
     
     
      ALL'ILLUSTRISSIMO ED ECCELLENTISSIMO SIGNORIL SIGNOR DON PIETRO FERNANDEZ DE CASTRO
      CONTE DE LEMOS, MARCHESE DI SARRIA, CONTE D'ANDRADA E DI VILLALVA,
      DELL'ORDINE DELLA MILIZIA D'ALCANTARA,
      COMMENDATOR DELLA ZARZA, DELLA CAMERA DI SUA MAESTÁ CATTOLICAE NEL REGNO DI NAPOLI
      VICERÉ, LUOGOTENENTE E CAPITAN GENERALE, ECC.
     
      La maraviglia (come affermano li naturali), signore eccellentissimo, può esser prodotta da due cause: overo dall'ignoranza, o che l'intelletto apprenda una cosa per grande. E di questo ultimo modo si maravigliò alcune volte Nostro Signore; ma il primo si può dire quasi commune e generale. E, benché l'ignoranza sia causa e principio d'ogni male, e quanto piú vi concorra malizia tanto maggior possa dirsi ignoranza, ché per questa ragione par che gli effetti causati da quella non possano producere cosa di buono: con tutto ciò, se in ogni altro fusse vero, non è nell'effetto della maraviglia, della quale con veritá s'afferma che abbia di continuo causato e causi in noi grandissimo bene; poiché, eccitando quello innato a tutti desiderio di sapere, scoprendo all'intelletto il velo col quale lo tiene legato l'ignoranza, fa diventare la mente indagatrice delle cause per le quali discorrendo viene a conoscere perfettamente donde e come possano procedere gli effetti delle cause; dal qual modo ebbe principio la filosofia, e in consequenza la veritá che si conosce per quella.


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Economisti del cinque e seicento
di Gasparo Scaruffi - Antonio Serra - Germinio Montanari - Augusto Graziani
Editore Laterza Bari
1913 pagine 458

   





Nostro Signore