E nell'Italia terrá il primo luoco la cittá di Venezia, la quale tiene in perfezione questo accidente, della quale se ne cavano tante e tante robbe per gli artifici, e vi entrano, per quelli, denari, come è notorio. Come nell'incontro la cittá di Napoli si metterá per quella nella quale questo accidente sia in nissuna perfezione, poiché non solo non vi sono tutti o la maggior parte d'artefici, ma quelli che vi sono, fuorché gli artifici della seta, non vi sono in quantitá per estraerne fuora, come è necessario per produrre l'effetto predetto, ma neanco per quanto bisognano a essa e al Regno del quale è capo, che non li bisognasse pagare l'arteficio d'altra parte, come, quando si fará comparazione, contraponendola con la cittá di Venezia circa l'abbondar di denari, si dirá a pieno.
CAPITOLO IV
De l'accidente commune della qualitá delle genti.
Nel secondo loco deve succedere l'accidente della qualitá delle genti; e si dirá questo accidente essere in alcun regno o cittá, quando li abitatori del paese sono di natura industriosi o diligenti e de invenzioni, che non solo traficano nel medesimo loro paese, ma fuora, e discorrono dove e in che modo possano applicare le loro industrie; per le quali senza dubbio abbonderá la cittá d'oro e argento, poiché non solo caveranno denari dall'industrie che si possono fare nel paese proprio, ma di quelle che si possono fare nel paese d'altri. E questo accidente tiene il primo loco in fare abbondare la cittá o regno di monete in particolare piú che in universale.
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