Giá si č inteso la difficultá degli espedienti: resta di dire se vi č modo de facilitarli o ve ne possano essere altri, per concludere questa terza parte e adempire quanto si č promesso. E, in quanto alla prima causa, ch'č l'entrate che tengono forastieri in Regno, se detta causa si deve levare, si concluda che, o per la ragione dell'impossibilitá o pericolo di maggior danno, che non si deve tentar questo espediente. Quell'altro di levar l'industrie de forastieri, quando si facesse, non genera alcun danno, ma utile al Regno, né lo priva del commercio; e di quello, che per tal ragione lo privasse, li giova in superlativo grado, ma con li debiti modi, essendo potenti piú volte li diversi modi far diversificare l'effetto senza togliere la causa. E, in quanto alla robba che viene da fuora per il bisogno del Regno, si concluda che d'alcune robbe, che sono prodotte dalla natura e in Regno non vi sono, come sono li metalli, robbe di speziaria, č impossibile levar la causa; ma di tutte altre, che produce l'artificio, essere possibile levar la causa, e doversi fare per principale espediente. Quale causa si leva levando la seconda causa principale che produce la penuria, cioč il defetto degli accidenti communi, con introdur in Regno gli artefíci; quali espedienti, per esser possibili e importare quanto si č detto, con ogni sforzo si deveno cercare di arrivare. E, se bene tanto questo quanto gli altri non si neghi che non siano difficili da intendersi in sé come si abbino da disponere, conoscendo quel che vi bisogna, non per questo si deve lasciare di cercarli e metterli in essecuzione, dovendo atterrire la difficoltá gli uomini di poco spirito e manco forze, e non chi deve abbondare e abbonda maggiormente di spirito e di forza, come č il prencipe che governa: essendo verissima la proposizione che a colui che vuole e puote non č cosa difficile, e l'altra ancora che non si concede cosa alcuna senza gran travaglio di vita.
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