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      Ma nel particolare nostro è differente caso, ché l'entrate non sono causa necessaria né assoluta, ma contingente, la cui natura non produce di necessitá l'effetto, ma contingentemente e con condizione; sí che, se bene fusse impossibile o non espediente levar la causa, non per questo séguita che sia impossibile levar questo effetto o non ritrovarci espedienti, per la regola che durante la causa, ecc. Ché quella, come si è detto, procede nelle cause necessarie e assolute, e questo remedio può essere con alterar le condizioni e modi con li quali produce detto effetto, o impedirli per diretto o per indiretto; essendo verissimo in dette cause, con alterar il modo e le condizioni o impedirle, impedire e alterare ancora l'effetto; poiché, essendo della natura predetta la detta causa, segue che non sia come forma, che la privazione dell'effetto non si possa adempire per l'equipollente durante detta causa. E questo basti per far conoscere non esser remedio impossibile, né meno difficile per le ragioni predette.
      Circa l'altre cause dell'industrie, il remedio contra quelle è piú facile, perché il medesimo remedio, che si opera per fare che la causa dell'entrata non produca l'effetto predetto, fará il medesimo a rispetto dell'industrie, essendo cause non solo d'una medesima natura e qualitá, ma poco meno che medesima; e, oltre ciò, si è concluso, quando si volesse in tutto togliere, non essere né impossibile né produrre danno alcuno al Regno levarla, anzi giovarli grandemente ed esser facile per piú strade (lo che non bisogna discorrere per le medesime ragioni), e il detto De Santis lo confessò nel suo Discorso, quando disse che non era danno alcuno al Regno quando non si cambiasse per la fiera di Piacenza o altre fuora Regno.


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Economisti del cinque e seicento
di Gasparo Scaruffi - Antonio Serra - Germinio Montanari - Augusto Graziani
Editore Laterza Bari
1913 pagine 458

   





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