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      E, siccome le varie misure de' piedi, passi, braccia, ecc., hanno anco fra loro stesse una proporzione, con che la loro quantitá le altera, e diciamo 5 piedi far un passo, ecc.: cosí fra l'oro e l'argento corre quella proporzione, che la loro quantitá e la comune estimazione ha posto in uso, e diciamo 14 once 3/4 d'argento valere quanto una d'oro, od una d'oro valer quanto 14 3/4 d'argento, perché tutte le cose, che posso comprare con 14 once e 3/4 d'argento, le posso avere altresí con una d'oro; e, se voglio cambiare quella d'oro in argento, trovo chi me ne dá 14 3/4. Ora in una sola cosa pare che zoppichino queste similitudini, ed è che le proporzioni de' piedi e braccia, ecc. non variano fra loro che insensibilmente nel corso di molti secoli; e quelle dell'oro all'argento qualche volta in meno di un secolo si fanno sensibili, come dal 1578 in qua, che, per testimonio del Bodino e delle ordinazioni di molte zecche di quel tempo da me vedute e lette colla proporzione dell'oro all'argento come 12 ad 1, è passata, dal 12 ad 1, al 14 3/4 ad uno. Ma la ragione si è perché le misure de' piedi, ecc. dipendono dalla determinazione de' principi, che in quel paese le mantengono quanto si può le stesse; ed il valore de' metalli dipende dalla quantitá che ne hanno tutte le nazioni in commercio, la quale, per natura e senza il volere di alcuno, varia quando a un modo e quando ad un altro.
     
     
     
      CAPITOLO VI
     
      Varie cagioni che ponno alterare la proporzione della valuta dell'oro a quella dell'argento.


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Economisti del cinque e seicento
di Gasparo Scaruffi - Antonio Serra - Germinio Montanari - Augusto Graziani
Editore Laterza Bari
1913 pagine 458

   





Bodino