Ma, per chiarezza maggiore, facciamo un calcolo fra lo scudo ed il ducato. Sei anni sono, valeva lo scudo d'argento in Venezia soldi 192 ed il ducato effettivo 124; in oggi, che lo scudo vale soldi 200, anche il ducato effettivo vale soldi 130: onde con scudi 100, che sono soldi 20.000, averò ducati effettivi 153, con di piú soldi 110: onde non v'è differenza che soldi 118 ogni cento scudi da 200 l'uno, ch'è poco piú di mezzo per cento. Ma, se guardiamo la differenza ch'è restata fra lo scudo e la moneta bassa, essendo passato lo scudo da 192 a 200 soldi, sono quattro per cento di svario; ed è tanto piú a buon mercato restata la moneta bassa o, vogliamo dire, s'è avvilita di prezzo, mentre, per avere con soldi effettivi a baratto scudi effettivi, bisogna darne quattro per cento di piú che prima non si davano. La doppia di Spagna di peso valeva lire 28.10, e con 100 doppie, che erano lire 2810, io aveva scudi d'argento, di giusto peso a 9.12 l'uno, numero 297 manco 24 soldi: ora, che la doppia è passata a 30 e lo scudo a 10 lire, averò con 100 doppie 300 scudi giusti, ch'è lo svario d'un per cento in circa. Ma, paragonando la doppia alle lire immaginarie ed a' soldi ed altre monete basse, se ogni 28.10 diventa 30, ogni 100 diventa 105 1/4 in circa; onde sono divenute piú vili le lire immaginarie, i soldi ed altre monete basse, perché di loro ne va sin 4 e 5 per cento di piú del solito a far la valuta delle stesse pezze d'oro e d'argento.
Qui però è da notare che non sono cresciute con la stessa proporzione fra loro le monete d'oro e d'argento, essendovi restato, come abbiamo veduto, dove mezzo e dove uno per cento di svario fra esse.
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Venezia Spagna
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