V. Delle prime ragioni e consequenze che deduce dalla altezza e bassezza del cambio, con le cause che non fanno essere denari in Regno
VI. Della provisione consultata farsi per l'abbondanza di denari in Regno
VII. Se gli effetti, che dice dover produrre la provisione predetta, siano veriVIII. Del banno fatto dal signore conte d'Olivares sopra il bassare del cambio
IX. Se la provisione o pragmatica predetta di bassare il cambio possea essere impedita da altri prencipi d'Italia
X. Se l'entrate che tengono forastieri in Regno con l'industrie e ritratto di mercanzie siano causa della penuria della monetaXI. Se contradicea alla giustizia la detta pragmatica
XII. Degli altri effetti, che dice seguitare da detta pragmatica, se siano veriCONCLUSIONE DI QUESTA SECONDA PARTE
PARTE TERZA:
PROEMIOCAPITOLO I. Delli remedi fatti e proposti per fare abbondare il Regno di moneta
II. Del remedio della proibizione dell'estrazione della monetaIII. Del remedio di far correre la moneta forastiera o crescere la valuta
IV. Delli espedienti proposti come crescere la moneta propria o bassarla di peso o di legaV. Della proporzione giusta fra l'oro e l'argento, tanto d'antichi quanto di moderni
VI. Delli espedienti contra la penuria della moneta in generaleVII. Della difficoltá o possibilitá delli espedienti predetti
VIII. Se, non ostante la difficoltá, si possa reparar alla penuria e introdur l'abbondanza ultimo. Come si possano facilitare gli espedienti predettiCONCLUSIONE
APPENDICE
IIILA ZECCA
IN CONSULTA DI STATO
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Regno Regno Olivares Italia Regno Delli Regno
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