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      E che ella abbia cor,rispondenza di parità di membra, ciò è non abbia le gambe lunghe, il capo grosso, le braccia corte e disformi; ma sia ben misurata et ugualmente a parte a parte concordata da 'l capo a' piedi. E similmente se ha la faccia di vecchio, abbia le braccia, il corpo, le gambe, le mani et i piedi di vecchio, unitamente ossuta per tutto, musculosa, nervuta e le vene poste a' luoghi loro. E se arà la faccia di giovane, debbe parimente esser ritonda, morbida e dolce nella aria e per tutto unitamente concordata. Se ella non arà ad essere ignuda, facciasi che i panni ch'ella arà ad avere addosso non siano tanto triti che abbino del secco, né tanto grossi che paino sassi, ma siano con le sue rotture di pieghe girati talmente, che scuoprino lo ignudo di sotto, e con arte e grazia talora lo mostrino e talora lo ascondino, senza alcuna crudezza che offenda la figura. Siano i suoi capegli e la barba lavorati con una certa morbidezza, svellati e ricciuti, che mostrino di essere sfilati, avendoli data quella maggior piumosità e lustro che può lo scarpello; ancora che gli scultori in questa parte non possino cosí bene contraffare la natura, facendo essi le ciocche de' capegli sode e ricciute piú di maniera che di imitazione naturale.
      Et ancora che le figure siano vestite, è necessario fare i piedi e le mani che siano condotte di bellezza e di bontà come le altre parti. E per essere tutta la figura tonda, è forza che in faccia, in proffilo e di dietro ella sia di proporzione uguale, avendo ella ad ogni girata e veduta a rappresentarsi ben disposta per tutta.


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Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014