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      Visse Andrea anni LXXXI e morí inanzi a Cimabue, nel MCCXCIIII. E per la riputazione et onore che e' si guadagnò co 'l musaico, per averlo egli prima d'ogni altro arrecato et insegnato agli uomini di Toscana in migliore maniera, fu cagione che Gaddo Gaddi, Giotto e gli altri pittori moderni, fecero poi le eccellentissime opre di quel magisterio, che hanno recato fama e nome a bellissimi ingegni. Né mancò chi, dopo la morte sua, lo magnificò con cotale inscrizzione:
     
      QVI GIACE ANDREA CH'OPRE LEGGIADRE E BELLEFECE IN TVTTA FIORENZA ET ORA È ITO
      A FAR VAGO LO REGNO DELLE STELLE.
     
      GADDO GADDI
     
      Pittor Fiorentino
     
      Dimostrò Gaddo, pittor fiorentino, in questo medesimo tempo, piú disegno nelle opere sue lavorate alla greca, e con grandissima diligenza condotte, che non fece Andrea Taffi e gli altri pittori inanzi a esso, nascendo questo da la amicizia e da la pratica dimesticamente tenuta con Cima,bue; perché, o per la conformità de' sangui o per la bontà degli animi ritrovandosi tra loro congiunti d'una stretta benivolenzia, nella frequente conversazione che avevano insieme e nel discorrere bene spesso amorevolmente sopra le difficultà della arte, nascevano loro nell'animo concetti bellissimi e grandi, generati da la sottile aria della città di Firenze, la quale producendo ordinariamente spiriti ingegnosi e gentili, lieva loro del continuo d'attorno quel poco di ruggine e di grossezza che 'l piú delle volte la natura non puote, con la emulazione e co' precetti che d'ogni tempo porgano i buon'artefici.


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Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014

   





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