Lasciò suo discepolo Bartolomeo Bolghini sanese, il quale in Siena e per Italia molte tavole dipinse, e lavorò in Fiorenza quella ch'è locata su lo altare della cappella di San Salvestro nella chiesa di Santa Croce. Le loro pitture furono nello anno MCCCXXXVIIII.
ANDREA PISANO
Scultore
Non fiorí mai per tempo nessuno l'arte della pittura, che gli scultori non facessino il loro esercizio con eccellenza. E di ciò ne sono testimonii molte cose a chi ben riguarda le opere di tutte le età sí come ci dimostra al presente nella sua Andrea Pisano. Il quale, esercitando la scultura nel tempo di Giotto, fece tanto miglioramento in tale arte che, e per pratica e per istudio, fu stimato in quella professione il maggior uomo che avessino avuto insino a' tempi suoi i Toscani. Per il che da chiunque lo conobbe furono talmente onorate e premiate le opere sue, e massimo da' Fiorentini, che non gli increbbe cambiar patria, parenti, facultati et amici, , mostrando quell'animo valoroso che il piú delle volte suol mostrare ogni da bene artefice quando, lavorando continovamente, è aiutato dalla natura, dagli uomini, dalla pace e dal premio. A costui giovò molto quella difficultà che avevano avuta nella scultura i maestri che erano stati avanti a lui, perché avevano usato di fare le loro sculture sí rozze e sí dozzinali, che chi le vedeva a paragone di quelle di questo uomo aveva molto da lodarlo. E che quelle prime fussero goffe ne fanno fede alcune che sono sopra la porta di San Paulo di Firenze, nell'arco della porta principale de la detta chiesa, e nella chiesa di Ognisanti, dove sono alcune cose lavorate di pietra che senza dubbio muovono piú tosto gl'intelletti d'altrui a ridersi et a farsi beffe delle fatiche loro, che ad alcuna maraviglia di tal opere.
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