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      E certamente l'arte della scultura si può molto meglio ritrovare quando si perdesse lo esser delle statue, avendo gli uomini il vivo et il naturale, che è tutto tondo come vuole ella, che non può l'arte della pittura, non essendo cosí presto o facile il ritrovare i be' dintorni e la maniera buona per metterla in luce: le quali cose, nelle opere che fanno i pittori, arrecano maiestà, bellezza, grazia et ornamento.
      Et ebbe Andrea nelle fatiche sue grandissimo vantaggio, essendo state condotte in Pisa mediante le molte vittorie che per mare con le lor galee e legni ebbero i Pisani, molte anticaglie e pili, che ancora sono intorno al Duomo et al Campo Santo che gli fecero tal lume certamente, che tale non lo potette avere Giotto da le opere di Cimabue e degli altri pittori, per non si esser conservate le pitture antiche tanto quanto la scultura. La quale, ancora che spesso sia destrutta da' fuochi, da le rovine, dal furor delle guerre e sotterrata e transportata in diversi luo,ghi, spogliate le opere d'ogni bello artifizio, si riconosce nondimeno da chi intende la differenzia delle maniere di tutti i paesi, come per esempio la egizzia è sottile e lunga nelle figure, la greca è artifiziosa e di molto studio negli ignudi e le teste hanno quasi una aria medesima. E la antichissima de' Toscani e de' Romani è bella per l'arie, per le attitudini e moti, per gli ignudi e per i panni, che certo hanno cavato il bello di tutte queste provincie e, raccoltolo in una sola maniera, per farla apparire la piú divina di tutte le altre.


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Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014

   





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