Et acquistato grandemente piú fama e piú maestria, prese a fare da gli operai tre figure, che sono braccia 4, che andavano nel campanile nelle nicchie sotto le finestre; e finite, furon messe su da quella banda dove oggi stanno i Pupilli, ciò è verso mezzogiorno. Le quali gli feciono acquistare tanta grazia appresso degli operai, che e' li diedero a fare due altre figure di marmo della medesima grandezza, che furono il Santo Stefano et il Santo Lorenzo che son posti nella facciata di Santa Maria del Fiore, in su le ultime cantonate della facciata. Le quali opere ciascuna di per sé e tutte insieme, feciono sí invaghire di quel suo lavorare quegli che governavano allora la città, che e' fu fatto ragionamento, fra i consoli dell'Arte de' Mercatanti, di fare al Tempio di San Giovanni le porte di bronzo, di una delle quali Giotto aveva fatto un disegno bellissimo. E cosí Andrea, preso animo, chiamato dalla signoria di Firenze, gli fu allogata detta porta per essere egli, fra tanti che avevano lavorato insino allora, tenuto di tutti il piú valente di giudicio, di sperienza e di pratica, non solo di quelli che si ritrovavano in Toscana, ma in tutta l'Italia. La quale opera lo dispose totalmente a la fatica, per acquistar fama et onore, conoscendo che quello era il piú degno et onorato lavoro che si potessi mai allogare ad artefice. E cosí gli fu la sorte propizia nel getto, che in termine di XXII anni condusse tale opera alla perfezzione che si vede.
E mentre lavorava questa porta, fece ancora il tabernacolo dello altare maggiore di San Giovan,ni, con duoi angeli che lo mettono in mezzo, che furono in quel tempo tenuti cosa bellissima.
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