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      Di che ne fa vero testimonio in Siena ne' frati minori una istoria leggiadrissimamente dipinta da lui, che tien tutta la facciata d'un chiostro figurando in quella in che maniera un giovane si fa frate et in che modo egli et alcuni altri vanno a 'l Soldano, e quivi sono battuti e sentenziati alle forche et impiccati ad uno albero e finalmente decapitati, con la sopragiunta d'una orrenda e spaventevole tempesta. Nella qual pittura con molta arte contrafece destrissimamente il rabbaruffamento dell'aria e la furia della pioggia e de' venti ne' travagli delle figure, da le quali i moderni maestri hanno imparato il modo et il principio della invenzione, per la quale come inusitata anzi prima, meritò egli comendazione infinita. Fu Ambruogio pra,tico coloritore a fresco, e nel maneggiare a tempera i colori operò quegli del continuo con destrezza e con facilità grande, come si vede ancora nelle tavole finite da lui in Siena allo spedaletto, per sopranome Monna Agnesa, nel quale dipinse e finí una storia con nuova e bella composizione. Et allo spedal grande fece la Natività di Nostra Donna in muro, e ne' frati di Santo Agostino di detta città il capitolo, e nella volta si veggono figurate di sua mano parte delle storie del Credo. Indi nella facciata maggiore sono tre storie di Santa Caterina martire, quando disputa co 'l tiranno in un tempio, e nel mezzo la Passion di Cristo con i ladroni in croce e le Marie da basso, che sostengono la Vergine Maria venutasi meno. Le quali cose furono finite da lui con assai buona grazia e con bella maniera.


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Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014

   





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