E per dilettarsi di dar rilievo alle figure in quelle mostrò il desiderio che sempre ebbe in migliorar di quello che poté l'arte della pittura, per mostrarsi amator delle fatiche e dilettarsene molto. La bontà delle quali gli fece utile in vita, e diede fama et onore grandissimo al nome dopo la morte. Lavorò costui in diversi altri luoghi, per Roma e fuor di essa, e condotto all'età d'anni LXXV, se ne morí di mal di fianco, preso nel lavoro in muro, per la umidità di quello e per lo star continuo a tale esercizio.
Furono le sue pitture nel MCCCXLIIII, et esso fu sepolto in San Paulo fuor di Roma con onoratissime esequie e con cotale epitaffio:
QVANTVM ROMANAE PETRVS DECVS ADDIDIT VRBIPICTVRA TANTVM DAT DECVS IPSE POLO. ,
SIMON SANESE
Pittore
Felicissimi si possono dir gli artefici che, oltra l'eccellenza dell'arte loro, sono il piú delle volte accompagnati dalla natura di gentilezza e di bonissimi costumi. Ma piú felici ancora si possono chiamare quando, nascendo al tempo di qualche dotto o raro poeta, gli diventano amici, perché, oltra il dolce e virtuoso trattenimento della pratica loro, nel fargli un picciol ritratto od altra qualsivoglia cosa dell'arte, spesso poi ne ritraggono scritti del loro purgato et eterno inchiostro, in lode delle eccellenti pitture loro, le quali divengono eterne dove erano prima mortali. Laonde, fin che durano gli scritti loro, essi medesimamente in venerazione et in pregio si conservano. Perché le pitture, che sono in superficie et in campo di colore, non possono avere quella eternità che danno i getti di bronzo e le cose di marmo allo scultore.
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