La quale opera fu del continuo tenuta molto bella da i cortigiani e da chi conobbe Simone. Ora stando la corte in Avignone per li comodi e per le voglie di papa Giovanni XXII, Simone fu fatto venire in quel luogo con grandissima instanza, dove lavorando molte pitture in fresco et in tavola, ne riportò lode infinita insieme con grandissima utilità. E ritornato in Siena sua patria, vi fu molto stimato, nascendo questo primieramente da l'eccellenti opere sue, e dal favore che aveva ricevuto appresso tanti signori nella corte del papa. Onde, dalla Signoria di Siena, gli fu dato a dipignere nel palazzo loro, in una sala, una Vergi,ne Maria con molte figure attorno, la quale, finita che fu, venne in grandissimo nome fra gli artefici di quella città. Et avendola lavorata in fresco, volse ancora mostrare a' Sanesi ch'egli era valentissimo maestro nella tempera. E perciò, dipignendo una tavola in detto palazzo, fu cagione di avere a fare nel duomo di Siena due bellissime tavole, e sopra la porta dell'opera del duomo una Nostra Donna co 'l Fanciullo in collo, in attitudine garbatissima e bella, dove è uno stendardo sostenuto in aria da alcuni angeli che volano e guardano allo 'ngiú certi santi, i quali intorno alla Nostra Donna fanno bellissimo componimento et ornamento grande.
Costui fu condotto dal generale di Santo Agostino in Fiorenza dove, lavorando il capitolo di Santo Spirito, mostrò invenzione e giudicio mirabile nelle figure e ne i cavalli fatti da lui, come in quel luogo ne fa fede la istoria della Passion di Cristo, nella quale si veggono ingegnosamente tutte le cose lavorate da lui esser lavorate con discrezione e con bellissima grazia.
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