Fu condotto a Pisa dalla comunità, dove nel Campo Santo fece in istorie tutta lavita del pazientissimo Giobbe, e nella medesima città, nel chiostro di San Francesco, una Nostra Donna con alcuni santi, la quale è con molta diligenza lavorata e condotta. Ritornò a Fiorenza e dipinse il tribunale della Mercatanzia Vecchia, nella quale istoria con poetica invenzione figurò il tribunale de' sei uomini, magistrato di detta città, i quali stanno a vedere cavare la lingua alla Bugia dalla Verità, la quale è vestita di velo su lo ignudo, e la Bugia ammantata di nero, scritto sotto a queste figure i versi che seguono:
La pura Verità per ubbidireAlla santa Giustizia che non tarda,
Cava la lingua a la falsa Bugiarda.
E sotto la storia è uno epigrama in nome suo, cosí scritto:
Taddeo dipinse questo bel rigestro,
Discepol fu di Giotto il buon maestro. ,
Fu fattogli allogazione in Arezzo di alcuni lavori in fresco, i quali ridusse Taddeo con Giovanni da Milano suo discepolo a l'ultima perfezzione; e di questi veggiamo ancora, nella Compagnia dello Spirito Santo, una storia nella faccia dello altar maggiore, dentrovi la Passione di Cristo con molti cavalli et i ladroni in croce; cosa tenuta bellissima per la considerazione che e' mostrò nel metterlo in croce. Dove sono alcune figure che, vivacissimamente espresse, dimostrano la rabbia di essi Giudei, tirandolo alcuni per le gambe con una fune, altri porgendo la spugna, et altri in varie attitudini, come il Longino che gli passa il costato et i tre soldati che si giuocano la veste, nel viso de' quali si scorge la speranza et il timore nel trarre i dadi.
| |
Pisa Campo Santo Giobbe San Francesco Nostra Donna Fiorenza Mercatanzia Vecchia Bugia Verità Bugia Verità Giustizia Bugiarda Giotto Arezzo Taddeo Giovanni Milano Compagnia Spirito Santo Passione Cristo Giudei Longino
|