Nel mezzo e piú alto è San Tomaso d'Aquino che di tutte fu adornato, e tiene legati sotto i suoi piedi gli eretici Ario, Sabellio et Averrois, et intorno di lui sono Mosè, Paulo e Giovanni Evangelista et alcune altre figure, sopra le quali sono le quattro Virtú Cardinali e le tre Teologiche, con altre infinite considerazioni, espresse da Taddeo con disegno e grazia non piccola, e puossi dire di questa pittura che ella è la piú conservata e la piú intesa di tutte quante le cose sue. Nella medesima Santa Maria Novella, sopra il tramezzo della chiesa, fece ancora un Santo Geronimo vestito da cardinale, avendo egli divozione in quel santo e per protettore di sua casa eleggendolo, sotto il quale Agnolo suo figliuolo, dopo la morte di Taddeo, fece fare una lapida di marmo con l'arme loro, per sepoltura de' discendenti. A' quali San Geronimo Cardinale, per la bontà di Taddeo, ha impetrato da Dio la elezzione de' cherici di Camera Apostolica, de' vescovi et in ultimo del cardinale. I quali tutti nell'arte dellapittura e della scoltura hanno sempre stimato i begli ingegni, e quegli con ogni sforzo loro favorito. Finalmente essendo Taddeo venuto in età d'anni cinquanta, d'atrocissima febbre percosso, passò di questa vita l'anno MCCCL, lasciando Agnolo suo figliuolo e Giovanni che attendessero alla pittura, raccomandandoli a Iacopo di Casentino per li costumi del vivere, et a Giovanni da Milano per gli ammaestramenti dell'arte per il che Giovanni Milanesi, mentre che insegnava loro, fece una tavola, che è ancora oggi posta in Santa Croce in Fiorenza, che fu fatta allo altare di San Gherardo da Villamagna XIIII anni dopo la morte di Taddeo suo maestro.
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