Lasciò discepoli suoi maestro Antonio da Ferrara, che fece in San Francesco a Urbino et Città di Castello molte belle opere; Stefano da Verona, il quale dipinse in fresco perfettissimamente, come si vede in Verona sua patria in piú luoghi, et in Mantova ancora. Costui fece eccellentemente bellissime arie di putti, di femine e di , vecchi, le quali furono imitate e ritratte tutte da un miniatore chiamato Piero da Perugia, che miniò tutti i libri che sono a Siena in Duomo, nella libreria di Papa Pio, e colorí in fresco praticamente. Fu discipolo di Agnolo Michele da Milano e Giovanni Gaddi suo fratello, il quale nel chiostro di Santo Spirito, dove sono gli architetti di Gaddo e di Taddeo, fece la Disputa di Cristo nel tempio con i Dottori, la Purificazione della Vergine, la Tentazione nel diserto del Diavolo a Cristo et il Battesimo di Santo Giovanni; et essendo in espettazione grandissima, poco tempo di poi lavorando si morí, e tutti questi discepoli in tale arte gli fecero onore. Fu Agnolo da' figliuoli suoi con tenere lagrime pianto, e con onore grandissimo in Santa Maria Novella sepellito nella sepoltura che egli medesimo aveva fatta per sé e per i discendenti, l'anno della salute MCCCLXXXVII. E gli fu fatto poi questo epitaffio:
ANGELO TADDEI F GADDIO INGENII ET PICTVRAE GLORIA HONORIBVS PROBITATISQVE EXISTIMATIONE VERE MAGNO FILIIMOESTISS POSVERE.
IL BERNA SANESE
Se a coloro che si affaticano per venire eccellenti in qualche virtú non troncasse bene spesso la morte ne' migliori anni il filo della vita, non è dubbio che molti ingegni perverrebbono pure a quel grado che da essi piú si desidera.
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