E gli fu fatto poi questo epitaffio:
GHERARDO STARNINAE FLORENTINO SVMMAE INVENTIONIS ET ELEGANTIAE PICTORI. HVIVS PVLCHERRIMIS OPERIBVS HISPANIAE MAXIMVM DECVS ET DIGNITATEM ADEPTAE VIVENTEM MAXIMIS HONORIBVS ET ORNAMENTIS AVXERVNT ET FATIS FVNCTVM EGREGIIS VERISQVE LAVDIBVS MERITO SEMPERCONCELEBRARVNT.
Lasciò suoi discepoli Masolino da Panicale e Pace da Faenza, molto pratico e valente pittore, il quale dipinse in Ferrara molte cose et a Belfiore similmente. Furono le pitture di Gherardo da 'l MCCCXC a 'l MCCCCVIII vel circa. ,
LIPPO
Pittor Fiorentino
Sempre fu tenuta la invenzione madre verissima della architettura, della pittura e della poesia, et in tutte le cose de gli artefici dotti giudicata sempre maravigliosa e di grande ingegno. Percioché ella gradisce gli artefici molto e di lor mostra i ghiribizzi e capricci de' fantastichi cervelli di quelli che trovano le varietà delle cose, le novità delle quali esaltano sempre in maravigliosa lode tutti quegli che tal cosa esercitando con garbo e con straordinaria bellezza danno forma, sotto coperta e velata ombra, alle cose che fanno. Costoro lodano altrui con destrezza e biasimano coloro ch'essi vogliono, senza essere apertamente intesi. Di questo molto si dilettò Lippo pittor fiorentino, et ancora che in ciò felicissimo fosse, nondimeno infelici furono e l'opere che egli fece e la vita che gli durò poco. Furono le pitture che e' fece fuor di Fiorenza a San Giovanni fra l'Arcora, fuori della porta a Faenza, chiesa rovinata per lo assedio di detta città, dove e' dipinse una Passione di Cristo con molte figure, e fra esse una che si soffiava il naso, giudicata cosa bellissima da chi la vide.
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