Furono l'opere di costui nel MCCCCXXXVI. E nello ultimo dipinse in Santa Trinita di Fiorenza una tavola d'una Annunziata e nella chiesa del Carmino la tavola dello altare maggiore.
LORENZO DI BICCI
Pittore Fiorentino
Grandissima ventura hanno quelli che nello attendere ad una qualche bella professione o virtú, si invaghiscono in quel diletto che di questa sentono ogni ora; perché mentre che adoperano, passano lo ozio del tempo in uno esercizio onorato, lasciano fama e nome di loro, guadagnano lecitamente e fanno acquisto sempre di amici. Laonde con tanta tenerezza sono amati dagli uomini, che e' si può dire che e' ne siano padroni, e de le comodità di altrui acquistan sempre il comodo proprio. Percioché a chi serve altri bene e prestamente, non basta il pagamento per sodisfarlo, ma l'obligo entra poi di mezzo fra chi fa operare et esso operante. Questo espressamente si vide in Lorenzo di Bicci pittor pratico e spedito, il quale per dilettarsi del lavorare, come e' fece, acquistò mezzi tali, che da ogni suo conoscente era tenuto di sí dolce pratica, che ogni persona ardeva di fargli , piacere. Le figure sue tirano forte a la maniera di Taddeo Gaddi e de gli altri maestri inanzi, i quali si dilettò egli molto di contrafare, per piacergli quelle maniere. Fece Lorenzo in Santa Maria del Fiore a tutte le cappelle sotto le finestre figure, e per la chiesa la imagine de' XII Apostoli per sacrare la chiesa e mettervi le croci. Nella chiesa di Camaldoli di Fiorenza, per la Compagnia de' Martiri dipinse una facciata della storia loro con due cappelle.
| |
Santa Trinita Fiorenza Annunziata Carmino Fiorentino Lorenzo Bicci Taddeo Gaddi Lorenzo Santa Maria Fiore XII Apostoli Camaldoli Fiorenza Compagnia Martiri
|