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      Fece la Creazione dell'uomo e della femmina, e 'l peccato loro, opera con bella maniera affaticata e , ben condotta. Et in questa opera si dilettò far gli alberi di colore, i quali allora non era costume di fare molto bene; cosí ne' paesi egli fu 'l primo che guadagnasse nome fra i vecchi moderni di lavorare, e quegli ben condurre. Sotto queste due storie di mano d'altri, piú basso, vi fece il Diluvio con l'arca di Noè, nel quale con tanta fatica e con tant'arte e diligenza lavorò i morti, la tempesta, il furore de' venti, i lampi delle saette, il troncar de gli alberi e la paura de gli uomini, et in iscorti le figure in prospettiva, come una morta che il corbo le cava gli occhi, et un putto annegato, che per avere il corpo pieno d'acqua, fa di quello uno arco grandissimo. Dimostrovvi ancora varii effetti, come il poco timore de l'acqua in due che a cavallo combattono, e la somma paura del morire in una femmina et in un maschio che sono a cavallo in su una bufola, la quale per le parti di dietro empiendosi di acqua, fa disperare in tutto coloro di poter salvarsi piú oltre. Opera tutta di bontà e d'eccellenza infinita che gli acquistò grandissima fama. Diminuí le figure ancora per via di linee in prospettiva, e fece mazzocchi et altre cose in tale opra certo bellissime. Sotto questa storia dipinse ancora la Inebriazione di Noè co 'l dispregio di Cam suo figliuolo, e con la pietà di Sem e di Iafet che lo ricuoprono, mostrando esso le sue vergogne. Quivi fece egli in prospettiva una botte che gira per ogni lato, cosa tenuta molto bella, fece il sacrificio con l'arca aperta et infiniti animali; e tanta morbidezza donò a questa opera, la quale senza comparazione fu superiore a tutte l'altre sue, che ne' suoi tempi ebbe grandissimo grido, e ne' nostri parimente lode grandissima.


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Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014

   





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