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      Il qual numero furono XXXIIII, e ciascuno della sua arte era peritissimo. E quantunque fussino infra di loro differenti di parere, piacendo a chi la maniera di uno e chi quella di un altro, si accordavano nondimeno che Filippo di Ser Brunellesco e Lorenzo di Bartoluccio avessino e meglio e piú copiosa di figure migliori composta e finita la storia loro, che non aveva fatto Donato la sua, ancora che ci fusse gran dise,gno, e Iacopo della Quercia che non era simile a quello, cosí le altre tre di Francesco di Valdanbrina e di Simone da Colle e Niccolò d'Arezzo ch'erano le manco buone. Donato e Filippo, visto la diligenzia e lo amore che Lorenzo aveva usata nell'opra sua, si tiroron da un canto, e parlando fra loro, risolverono che l'opera dovesse darsi a Lorenzo, parendo loro che il publico et il privato sarebbe meglio servito, e Lorenzo, essendo giovanetto che non passava XX anni, arebbe nello esercitarsi a fare in quella professione que' frutti maggiori che prometteva la bella storia, che egli a giudizio loro aveva piú degli altri eccellentemente condotta, dicendo che sarebbe stato piú tosto opera invidiosa a levargliela, che non era virtuosa a fargliela avere. E cosí entrati Filippo e Donato nella udienza dove sedevano i Consoli, parlò Filippo in questa forma: "Lo sperimento che avete fatto di tanti eccellenti maestri, signori Consoli, è stato molto a ·pproposito, avendo noi veduto la differenza delle maniere, e colui che sia piú atto a fare onore alla nostra città. E poi ch'egli ci è venuto per sorte che ne stavamo Donato et io in dubbio, che questi forestieri non avessino a passare i maestri della città nostra, anzi abbiamo visto che l'opere loro restano inferiori di invenzioni, di disegno e di getto, e finite sono manco che le nostre, abbiamo giudicato infra di noi, che prima Lorenzo Ghiberti sia quello a cui si debba dare il pregio di questo onore, e poscia il lavoro delle porte.


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Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014

   





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