E come fa testimonio un Iosuè, il quale in atto di locuzione par che parli allo essercito, oltra molti profeti e Sibille adorni l'uno e l'altro in varie maniere di panni per il dosso e di acconciature di capo, di capegli et altri ornamenti, oltra dodici figure, che sono a ghiacere nelle nicchie, che ricingono l'ornamento delle storie per il traverso, faccendo in sulle crociere delle , cantonate in certi tondi, teste di femmine e di giovani e di vecchi il numero XXXIIII. Fra le quali, nel mezzo di detta porta vicino al nome suo intagliato in essa, è ritratto Bartoluccio suo padre, ch'è quel piú vecchio, et il piú giovane è Lorenzo suo figliuolo, maestro di tutta l'opera; oltra a infiniti fogliami e cornici et altri ornamenti fatti con grandissima maestria. Le storie, che sono in detta porta, sono del Testamento vecchio; e nella prima è la Creazione di Adamo e di Eva sua donna; quali sono perfettissimamente condotti, vedendosi che Lorenzo ha imitato che sieno di membra piú begli che egli ha possuto, volendo osservare che, sendo quelli di mano di Dio, e' non fussino mai fatto le piú belle figure, e cosí questi di suo avessino a passare tutte l'altre ch'erano state fatte da lui ne l'altre opere sue, avvertenzia certo grandissima. E cosí fece nella medesma quando e' mangiano il pomo et insieme quando e' son cacciati di Paradiso, le qual figure in quegli atti rispondono a l'effetto, prima del peccato conoscendo la loro vergogna, coprendola con le mani, e nell'altro la penitenzia nello essere da l'Angelo fatti uscir fuori di Paradiso.
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